La cronaca dell'Assemblea pubblica "Frontiere"

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"Frontiere" è stato il tema dell' assemblea pubblica di Confindustria Belluno Dolomiti tenutasi giovedì 13 novembre a Longarone Fiere

Approfondimenti

Un video iniziale sulle note di "Ho imparato a sognare" di Fiorella Mannoia ha riassunto le tante declinazioni del termine "Frontiere": dal filo spinato delle trincee della prima guerra mondiale di 100 anni fa (in cui il bellunese è stato protagonista) alla crescita degli anni del boom con il nuovo rinascimento italiano che ha regalato al mondo marchi come la 500 , la Vespa e ovviamente il distretto dell'occhiale. Nel filmato tante figure chiave della storia d'Italia come De Gasperi ma anche lo sport con Pantani e il finale con Steve Jobs e una citazione sulla forza dei sogni di Nelson Mandela.

E' stata, anche, l’ultima assemblea pubblica da presidente di Confindustria per Gian Domenico Cappellaro che ha ricordato cosa significa fare impresa in provincia di Belluno: «Non possiamo essere competitivi senza infrastrutture, senza trasporti adeguati e senza comunicazioni. Come bellunesi abbiamo il diritto che vengano riconosciute le nostre eccellenze, ma adesso è il momento di dire basta, o ci arrabbiamo ».Cappellaro non ha voluto dare nessun dato: «sono stufo di darli, e finiamola con i movimenti anti - tutto».

Nella relazione di apertura Lorenzo Bini Smaghi presidente della Snam e già membro del Comitato esecutivo della Bce ha parlato della congiuntura attuale: «No, non siamo fuori dalla crisi. Anche se non mancano i segnali rassicuranti. E, comunque, ci vuole più fiducia nel Paese e fra i Paesi europei. Più fiducia, più fiducia».

Contratti più flessibili, snellimento della burocrazia e della pubblica amministrazione sono stati i temi trattati nel dibattito in cui sono intervenuti Alberto Baban, vicepresidente nazionale Confindustria e presidente Piccola Industria e il costituzionalista Luca Antonini, presidente della commissione per l'attuazione del federalismo fiscale e Giovanni Zonin. «Dobbiamo semplificare i contratti - ha detto Baban – in Italia non è possibile averne 44 tipi diversi. Di questi ricordo che solo un terzo è a tempo indeterminato. Il protezionismo sindacale non può ostacolare la volontà dell'imprenditore che vuole favorire i suoi "collaboratori di impresa». E continua: «Lo Stato ci deve far lavorare e difendere il nostro territorio, lo dico qui proprio nel Veneto che è fortemente legato alla propria terra. La soluzione sta nella trasformazione dei vecchi distretti in eco- sistemi, in modo che tutti i partecipanti alla filiere possano avvantaggiarsi a vicenda, il più forte porta beneficio anche ai piccoli». Luca Antonini ha aggiunto: «Dobbiamo avere più fiducia nell'Europa ma l'Europa deve avere più fiducia in noi. E imbarazzante il caso del Lussemburgo con la "concorrenza fiscale segreta" che ha regalato alle multinazionali una tassazione praticamente inesistente all'1%, togliendo risorse che potevano andare a beneficio dei cittadini. Anche l'Europa quindi deve fare delle riforme perché è facile avere la crescita quando rubi le imposte degli altri». E Zonin ha dato atto agli imprenditori di aver saputo resistere nei momenti difficili e su Belluno dice: «Non ci sono dubbi: Belluno è la provincia più virtuosa del Veneto».

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