Sintesi Rassegna Stampa 6 agosto 2024

BELLUNO E PROVINCIA

Apre le porte nel cuore del paese la casa della Fondazione Cortina

Casa Fondazione Cortina è una realtà. Inaugurato ieri sera, lo spazio si propone come sede, per diverse occasioni: «È fondamentale per Cortina avere un luogo di questo genere - conferma Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina - è una vera e propria lounge permanente, dedicata agli sportivi, ai turisti, alle aziende sportive che sostengono Cortina e lo sport, nei prossimi diciotto mesi, che portano ai Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026». Al piano terra del Comun Vecio c'è un salottino attrezzato per lavoro in connessione, uno schermo per le proiezioni, una vetrina espositiva. Casa Fondazione Cortina sarà aperta fino a metà settembre, tutti i giorni, tranne domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Gazzettino Belluno
Corriere delle Alpi


La sabbia del Sahara ha sciolto prima la neve in montagna «Assorbe più calore»

Sapete perché i 3 metri di neve caduti in primavera sulla Marmolada si sono già fusi, gli accumuli a parte? «In quota il mese di luglio è risultato il secondo più caldo dal 1991» spiega il rapporto sulle Risorse idriche diffuso ieri dall'Arpav. Questione di temperature, dunque. Ma non solo: «La presenza in superficie della "neve rossa" ha accelerato i processi di fusione per un maggior assorbimento della energia solare» spiega lo stesso rapporto.
Corriere delle Alpi


Luglio più caldo del normale. Gli eventi estremi fanno danni

Più caldo del normale, ma con precipitazioni in linea con le medie pluriennali. Luglio, il mese normalmente più rappresentativo dell'estate, quest'anno ha mostrato le sue tipiche caratteristiche, con una decina di giornate soleggiate e stabili, numerosi giorni instabili e 4 giornate di prevalente maltempo (la media sarebbe di una sola giornata di tempo perturbato in luglio). Lo testimonia l'analisi dell'Arpav.
Corriere delle Alpi
Corriere delle Alpi


La strada del Poi è stata riaperta. Il transito resta vietato ai camion

Chiusa da Vaia, è stata finalmente riaperta la strada del Poi che congiunge i comuni di Voltago e Rivamonte attraverso il passo di Versegala. E una buona notizia per gli abitanti dei due paesi (ma anche per i turisti) quella contenuta nell'ordinanza emessa venerdì dalla responsabile dell'area tecnica del Comune di Voltago con la quale si istituisce il limite di portata a 20 tonnellate e di velocità a 30 chilometri orari lungo la strada del Poi.
Corriere delle Alpi


REGIONE

Zaia: «Ritocco dell'Irap inevitabile»

Non c'è nulla come un aumento delle tasse per scaldare il già rovente clima agostano. La Regione sta ultimando le ultime simulazioni per ritoccare all'insù l'Irap, l'Imposta regionale sulle attività produttive, e il provvedimento sarà portato in giunta martedì 13 agosto. Lo conferma il presidente della Regione Luca Zaia: «Quando sono stato eletto - ricorda - la spesa libera della Regione era di 500 milioni di euro, oggi 50-60, un decimo. Ovviamente non applicando l'addizionale regionale Irpef che vale 1,179 miliardi l'anno qualcosa dovevamo fare».
Corriere del Veneto
Corriere del Veneto
Corriere delle Alpi
Corriere delle Alpi
Gazzettino


Borsa, il tonfo lambisce le venete «La recessione non passerà di lì»

Borse, il panico da ribasso a cavallo del fine settimana lambisce le quotate venete, che limitano i danni. Mentre i rischi di una recessione innescata dalla finanza, come fu nel 2008, appaiono improbabili. I timori di un crollo, dopo il venerdì nero in Europa e il -12% dettato ieri mattina dalla Borsa di Tokyo, avevano fatto temere il peggio, ieri, determinando partenze tutte in salita per le Borse europee. Ma la giornata si è chiusa poi, in Italia, dimezzando i danni rispetto alla partenza (-2,3% a Milano). Si vedrà se si potrà tirare un respiro di sollievo o se è troppo presto per farlo, dopo la brutta partenza, ieri pomeriggio, della Borsa a New York. Colpite alla fine, in Italia, le banche, dove i prezzi avevano resistito per il caro-tassi, e i titoli legati a tecnologia e consumi.
Corriere del Veneto


Fonderie, produzione e fatturato in calo «Così la manifattura rischia di sparire»

«Servono al più presto investimenti o la manifattura rischia di sparire». E un vero e proprio grido d'allarme quello lanciato da Fabio Zanardi, presidente di Assofond, l'associazione di Confindustria che rappresenta le fonderie italiane (7,6 miliardi di ricavi, 900 aziende, 23 mila addetti) e amministratore delegato della veronese Zanardi Fonderie, alla luce della dinamica recessiva del settore registrata anche nel secondo trimestre con una contrazione della produzione che arriva al -8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Corriere delle Alpi


NAZIONALE

Pnrr, arrivano altri 11 miliardi. Meloni: noi primi per i risultati

È arrivata la quinta rata del Pnrr. Dopo il via libera del 2 luglio scorso, la Commissione europea ieri ha pagato all'Italia gli 11 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti previsti dal Piano di ripresa e resilienza «sulla base dei risultati conseguiti nell'efficace attuazione degli investimenti e delle riforme previste dal piano di ripresa nazionale». L'erogazione dei fondi arriva dopo il raggiungimento di 53 traguardi e obiettivi previsti dalla rata numero 5. Salgono così a 113,5 miliardi le risorse ottenute dall'Italia finora, pari al 58,4% del totale. Con i suoi 194,4 miliardi complessivi, l'Italia è il Paese europeo principale beneficiario dei fondi Pnrr, seguita da Spagna, Francia e Germania.
Corriere della Sera
Sole 24 Ore
Repubblica
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Il 70% delle imprese non trova competenze, oltre la metà forma i dipendenti in azienda

L'occupazione cresce, +1,4% tra la fine del 2022 e la fine del 2023 (+0,5% nei servizi e +1,9% nell'industria) trainata da quella femminile, +3,4%, mentre quella maschile risulta pressoché stabile, +0,3 per cento. Crescono i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, +1,7%, che sono il 92,6% del totale; -5,4% per quelli a tempo determinato. Ma ci sono ostacoli ad assumere: il 69,8% delle imprese che stanno cercando personale hanno difficoltà a trovarlo. La quota più elevata è nell'industria, 73,5%, specie nelle grandi. Mancano le competenze tecniche e a segnalare questo deficit è il 69,2% delle aziende; sono scarse anche quelle manuali, per esempio operai e turnisti, (nel 47,9% dei casi a livello nazionale e nel 58,9% nel settore industriale). È al 16,5% la difficoltà a reperire competenze trasversali e all'8,3% per le competenze manageriali.
Sole 24 Ore


Tokyo va a picco, per le Borse è un lunedì nero

Davanti al nuovo crollo delle Borse mondiali, la Federal Reserve ieri ha mandato un segnale ai mercati. «Il compito della Fed è molto semplice: massimizzare l'occupazione, stabilizzare i prezzi e mantenere la stabilità finanziaria», ha detto il presidente della Federal Reserve di Chicago, Austan Goolsbee alla Cnbc. «Guardiamo al futuro e se le condizioni inizieranno a peggiorare in modo tale che una qualsiasi di quelle parti della linea di produzione subirà un deterioramento, risolveremo il problema. Non c'è cattivo tempo. Ci sono solo vestiti inadatti. Le condizioni arrivano, risponderemo in modo appropriato», ha aggiunto.
Corriere della Sera
Corriere della Sera
Corriere della Sera
Sole 24 Ore
Stampa
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Buzzella (Federchimica): energia, costi troppo alti, serve piano europeo per l'industria

«La grande visione di Mattei è stata quella di aver intuito, più di 70 anni fa, che l'energia è alla base di tutto: rende competitive le imprese e determina il potere di acquisto delle famiglie. Le transizioni non si fanno in poco tempo, richiedono decenni». A dirlo è Francesco Buzzella, presidente di Federchimica dallo scorso autunno. È un industriale e «un europeista convinto», ci tiene a dire di sé. A giugno il costo energetico delle imprese italiane è stato il doppio della media Ue, dice il presidente di Federchimica, Francesco Buzzella. Serve un piano europeo.
Sole 24 Ore


Transizione 5.0, l'appello degli industriali di Brescia

Sbagliata la tempistica. Fumoso il perimetro d'azione. La Confindustria di Brescia, in rappresentanza delle sue 1.270 imprese associate che generano un Pil industriale di oltre 40 miliardi di euro, boccia i contenuti del Decreto attuativo del nuovo Piano Transizione 5.0. «Dopo mesi di annunci - commenta il presidente degli industriali bresciani, Franco Gussalli Beretta - il ministro del Made in Italy Adolfo Urso sceglie il mese di agosto, con le aziende chiuse per la consueta fermata estiva e una conseguente impossibilità di prevedere una progettazione adeguata, per licenziare un provvedimento da 6,3 miliardi di euro indispensabile per vincere la duplice sfida della transizione digitale e ambientale».
Corriere della Sera
Sole 24 Ore


Aumentare il nuovo bilancio pluriennale Ue per le transizioni green, digitale e sociale

I dati del secondo trimestre 2024, relativi all'andamento macroeconomico dell'euro area, e gli indicatori congiunturali di anticipazione mostrano una crescita europea asfittica e destinata a sfociare in un equilibrio «appiccicoso» (secondo la definizione della direttrice del Fondo monetario internazionale) prossimo alla stagnazione. Il tasso medio di crescita dello 0,3% rispetto al trimestre precedente è in linea con le previsioni di primavera della Commissione europea, anche se le differenze fra Paesi sono rilevanti. I robusti progressi della Spagna e quelli più modesti di Francia e Italia si accompagnano, infatti, a una nuova caduta del Pil in Germania. Come abbiamo sostenuto a più riprese su queste colonne, la crisi tedesca denuncia l'obsolescenza di un modello produttivo incentrato su bassi costi energetici, compressione degli investimenti e avanzi nelle esportazioni nette.
Sole 24 Ore


Lavoro: italiani consapevoli della crescita, ma c'è sfiducia

Quasi sette italiani su dieci sono consapevoli che il tasso di occupazione è aumentato, ma una buona fetta (quasi quattro su dieci) lamenta un peggioramento della qualità dell'occupazione. All'interno della maggioranza che ha un giudizio positivo sulle politiche del lavoro del governo (65%), prevale chi esprime «poca» fiducia. Il fenomeno del caporalato è largamente conosciuto e le iniziative di contrasto promosse dal governo godono di un ampio consenso (quasi nove su dieci). È un quadro articolato quello restituito dall'indagine sugli italiani in "Tableu de bord, la condizione dell'occupazione e del lavoro in Italia", realizzata dall'Istituto Piepoli attraverso 500 interviste condotte tra un campione rappresentativo della popolazione italiana in età da lavoro.
Sole 24 Ore


Decreto d'agosto, scontro sulla tassa di soggiorno

Anche il mese d'agosto avrà il suo immancabile decreto-legge. E si tratta di un nuovo provvedimento omnibus che non è ancora stato approvato ma che ha già fatto discutere. Perché nel ricco menu del Dl, atteso domani in Consiglio dei ministri, insieme alla bozza di testo unico sulle rinnovabili che rischia di rallentare le annunciate semplificazioni, è spuntata una rimodulazione della tassa di soggiorno. Norma su cui il ministero del Turismo, guidato da Daniela Santanchè, si è però affrettato a precisare «che le interlocuzioni sull'eventuale riscrittura riprenderanno a settembre con le associazioni di categoria interessate». Associazioni che ieri, a valle delle prime indiscrezioni sulla rivisitazione, hanno fatto sentire la propria voce.
Sole 24 Ore
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EDITORIALE

Il semplice meccanismo di una frenata (prevista) della quale si può anche non aver paura - (di Daniele Manca)

Come è andata lo sappiamo. Venerdì scorso arrivano dei dati dall'America che sorprendono. Gli Stati Uniti, vera locomotiva della crescita mondiale, hanno creato meno posti di lavoro. La Federal Reserve non ha tagliato i tassi, che significa che i soldi presi in prestito costano in interessi come prima, non meno. Le Big Tech considerate vincenti in questi anni hanno raggiunto quotazioni impensabili (Apple rispetto a 5 anni fa - quotazioni pre Covid - ha guadagnato quasi il 300%, Tesla il 1.300%, Microsoft oltre il 200%). Se ci aggiungiamo poi che la crisi in Medio Oriente si aggrava invece di risolversi, si capisce quanto un aggiustamento delle quotazioni era prevedibile. Ce n'è abbastanza per giustificare la frenata in Borsa. Ma, si converrà, nulla che già non si sapesse. Anzi ci sarebbe più di qualche dato per pensare che chi parla di recessione americana forse esagera per un'economia che è cresciuta del 2,8% e al massimo sembra possa rallentare nel terzo trimestre al 2,5%. Le Big Tech poi corrono da qualche anno non qualche mese. E la crisi in Medio Oriente è iniziata a ottobre dell'anno scorso. Il meccanismo è chiaro. Fateci caso: i mercati finanziari cadono, in genere, in estate o in autunno. Chi di mestiere gestisce soldi, investitori, operatori finanziari, inizia a fare di conto. Se i guadagni potenziali sono buoni, si pensa a portare a casa quelle che tecnicamente si chiamano plusvalenze. Appunto, i guadagni. La parola d'ordine è vendere. Incassare e stare liquidi. Poi si vedrà. Si comincia a disfarsi dei titoli in attivo. Innescando quello che gli anglosassoni, come al solito affilati nelle definizioni, chiamano "panic selling". Vendite da panico dovute alla paura che i prezzi scendano ancora, e che si rimanga con il cerino acceso in mano. Questa la descrizione di quanto accade e sta accadendo sui mercati. Non significa che non possano esserci altre cadute. Ma noi piccoli risparmiatori? Sembra facile a dirsi meno a farsi, ma si deve rimanere calmi. Quello a cui si deve prestare attenzione non è la miccia che fa esplodere la situazione, sia essa la disoccupazione americana o il mancato taglio di tassi o la quotazione delle Big Tech. Ma, come dicono gli economisti, gli analisti finanziari, i «fondamentali». Vale a dire, se abbiamo investito in titoli di Stato, quanto il Paese che li ha emessi è solido e in grado di restituire il debito? E se abbiamo investito in azioni di una società: quanto l'azienda ha margini di crescita, sviluppo e capacità di produrre utili? Se siamo in grado di rispondere da soli possiamo decidere per conto nostro. Ma se non siamo in grado, meglio affidarsi a chi fa questo di mestiere. Lo facciamo con i meccanici per le nostre auto quando si guastano, perché non farlo con i nostri soldi se pensiamo siano a rischio?
Corriere della Sera