BELLUNO E PROVINCIA
Masterplan z.i. Villapaiera, presentazione alla cittadinanza
La presentazione del Masterplan per la zona industriale di Villapaiera finanziata da Confindustria Belluno Dolomiti e presentato ieri nella sede feltrina degli industriali a Palazzo Bianco si è chiusa con l'impegno a mettere mano ad alcune opere in tempi brevissimi. Il vicepresidente di Confindustria Belluno Dolomiti Alessio Cremonese ha dichiarato: «ci siamo assunti l'onere di fare da catalizzatore delle problematiche e delle richieste delle aziende. Poi insieme all'amministrazione di Feltre abbiamo creato il masterplan che crediamo possa offrire uno spaccato della zona industriale della città ma soprattutto una prospettiva futura di crescita, miglioramento e sviluppo dell'area». «Fin da quando ci siamo insediati - ha affermato il sindaco di Feltre Viviana Fusaro - abbiamo ritenuto che la zona industriale di Villapaiera sia una zona strategica e per questo ci siamo subito messi al lavoro per far si che si arrivasse quanto prima ad avere in mano un progetto di riqualificazione».
Corriere delle Alpi
Corriere delle Alpi
Gazzettino Belluno
Gazzettino Belluno
Stagione dello sci, ultime date a Cortina e Arabba
La stagione dello sci va avanti, ma non dappertutto. In provincia piste aperte solo a Cortina e ad Arabba, oltre che su altri comprensori del Dolomiti Superski. Per quanto riguarda il sistema Faloria (Cortina), la sciovia Tondi, la quadriposto Vitelli, la Funivia, la seggiovia da Rio Gere a Pian de Era Bigontina e la quadriposto Pian de Ra Bigontina andranno avanti fino al 1° maggio. Sul Col Gallina funzionerà la seggiovia con la relativa pista. Ad Arabba si potrà sciare fino al 21 aprile; funzioneranno la funivia di Porta Vescovo e la seggiovia Carpazza, mentre la seggiovia Lezuo proseguirà ancora per una settimana, fino al 14. Così pure la cabinovia Fodom e la 6-posti Alpenrose.
Corriere delle Alpi
Corriere del Veneto
Belluno, pronti in estate 19 appartamenti alle case Kraller
Arriva dalle case Kraller una prima risposta all'emergenza abitativa. Mentre nel capoluogo si fa sempre più fatica a trovare un alloggio in affitto, ed è un problema per i lavoratori che arrivano da fuori provincia, proseguono a ritmo serrato i lavori di riqualificazione del complesso immobiliare in via Lungardo. Il Comune aveva ottenuto circa un milione di euro dal Fondo complementare al Pnrr per rimettere a nuovo le case Kraller. Il cantiere è stato aperto qualche mese fa, come testimoniano le impalcature che avvolgono l'edificio, e i tempi sono rispettati.
Corriere delle Alpi
Lavoro poco sicuro e precarietà, giovedì sciopero di quattro ore
Sciopero di quattro ore alla fine di ogni turno per tutti i settori del comparto privato, flash mob in piazza dei Martiri a Belluno alle 15,30 e incontro col Prefetto alle 18. I sindacati di tutte le categorie di Cgil e Uil tornano in piazza giovedì con tre richieste: sicurezza sul posto di lavoro, un nuovo modello di economia e di fare impresa e un fisco più equo. E, per quanto riguarda il Bellunese, per chiedere che si apra un tavolo provinciale per contrastare gli infortuni sul lavoro in campo agroforestale. Lo sciopero è indetto a livello nazionale ed è il preludio della manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 20 aprile.
Corriere delle Alpi
Val Visdende chiusa ai camion
La strada del Cianà, che sale in Val Visdende, da alcuni giorni è vietata ai veicoli con massa superiore alle 7,5 tonnellate. In sostanza i tir, carichi di "taie", cioè tronchi, non possono scendere né, vuoti, salire. La misura restrittiva, firmata venerdì scorso dal sindaco di Santo Stefano, Oscar Meneghetti, resterà in vigore fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Gazzettino Belluno
Comunicare bene le Dolomiti Unesco, arriva un codice
Le Dolomiti, al tempo dei social, sono prese d'assalto. Ogni estate di più; anche in primavera e in autunno. E soprattutto nei siti più iconici, dalle Tre Cime alle 5 Torri, passando per il lago Sorapis. Dall'Alta Via 1 alla 2. Col rischio dell'overtourism. Quindi la Fondazione Dolomiti Unesco, presieduta dal friulano Stefano Zannier e diretta dalla trentina Mara Nemela, ha deciso di affidare alla sensibilità della provincia di Belluno la sfida di individuare un «Codice di comunicazione responsabile delle Dolomiti Patrimonio Mondiale».
Corriere delle Alpi
REGIONE
Zaia: «Veneto attrattivo, 5.300 imprese straniere si sono insediate qui»
«In Veneto sono attualmente circa 5.300 le imprese multinazionali con sede legale nel resto del mondo che hanno un'unità produttiva in regione. Un sistema che dà lavoro a 140 mila persone e produce ricavi aggregati per 60 miliardi di euro. Sono cifre che testimoniano già di per loro la capacità attrattiva del nostro tessuto imprenditoriale rispetto agli investimenti internazionali. Un tessuto economico, il nostro, in cui insiste una rete di subfornitura già pienamente internazionalizzata che offre opportunità di crescita non solo ai partner industriali provenienti dal resto del mondo ma anche a quei giovani che, forti di idee innovative e solide, possono trovare una sponde concrete per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi». Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia durante a Trieste per Selectingltaly, l'evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul tema dell'attrazione degli investimenti esteri e delle catene regionali del valore.
Corriere delle Alpi
NAZIONALE
Berlino, Parigi e Roma: patto per rilanciare l'industria Ue
I governi dei tre principali paesi industriali europei provano a giocare d'anticipo per indirizzare le scelte della prossima Commissione sull'autonomia nelle tecnologie strategiche. Una serie di punti comuni è stata delineata ieri a Parigi dove, per il terzo trilaterale tra ministri in dieci mesi, si sono incontrati per la Francia Bruno Le Maire (Economia e sovranità industriale e digitale), per la Germania Robert Habeck (Economia e protezione climatica) e per l'Italia Adolfo Urso (Imprese e made in Italy). «Intendiamo capire come orientare il prossimo quinquennio durante la legislatura che emergerà dalle elezioni di giugno» dice Urso, sottolineando l'importanza di «un'intesa tra governi che sono espressione di tre diverse famiglie politiche europee».
Sole 24 Ore
Corriere della Sera
Repubblica
Bonus casa, pesa sul debito una nuova ondata da 30 miliardi
Non era difficile da prevedere, ma le comunicazioni piovute sull'agenzia delle Entrate per certificare sconti e cessioni in fattura da bonus edilizi 2023 hanno creato un'altra onda di piena nella spesa, con una trentina di miliardi aggiuntivi rispetto ai dati che già si conoscevano. Sommati ai 176 miliardi già comunicati a suo tempo e indicati dallo stesso direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini a febbraio quando sono stati presentati i dati sulla lotta all'evasione, il conto finale (finora) dei bonus edilizi arriva appunto nei dintorni dei 210 miliardi anticipati nei giorni scorsi. Il peso di questa valanga sul deficit del 2023 e sul debito di questo e dei prossimi anni sarà dettagliato dal Def che il Governo esaminerà questa mattina in consiglio dei ministri.
Sole 24 Ore
Fotovoltaico, lo stop agli incentivi non lede la legittima aspettativa
Lo stop a incentivi per gli impianti fotovoltaici e l'accesso a tariffe agevolate per l'energia elettrica, dovuto all'introduzione di nuovi provvedimenti nazionali e al raggiungimento della capienza massima del fondo, non è contrario alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. È quanto ha stabilito Strasburgo con la decisione depositata il 7 marzo, che riguarda l'Italia (ricorso 6656/15), con la quale è stata affermata un'interpretazione restrittiva della nozione di «legittima aspettativa» per rivendicare il diritto di proprietà.
Sole 24 Ore
Dagli Its all'alternanza, riconosciuto il ruolo educativo delle aziende
Dall'orientamento, anche in uno stadio, il Benito Stirpe di Frosinone, davanti a due ministri, del Lavoro, Marina Calderone, e dell'Istruzione e merito, Giuseppe Valditara, e 5mila studenti, alle missioni all'estero, con la premier, Giorgia Meloni, che hanno portato il "Made and Educated in Italy" a diventare brand dentro e fuori il Paese. Passando per tre riforme Pnrr - istruzione tecnica, Its Academy, orientamento - dove il legame con le imprese è centrale, visite a migliaia di scuole in tutt'Italia, formazione dei docenti, gruppo tecnico Education ed impegno con territori e categorie, dalla meccanica alla chimicafarmaceutica, dall'agroindustria alla moda. Se oggi si sta riallacciando il dialogo scuola-lavoro, e sono arrivati fondi all'Istruzione grazie al Pnrr, dopo anni di tagli, è stato anche merito del mondo imprenditoriale, raccolto nella Confindustria, che si è messo a disposizione di studenti e Paese.
Sole 24 Ore
Istat, il 31% dei giovani tra i 18 e 24 anni di età non fa formazione
Solo poco più di un terzo degli italiani d'età compresa tra 25 e 64 anni ha partecipato ad attività di istruzione e formazione, il 35,7% per l'esattezza. Il tasso di partecipazione italiano è più basso di quasi 11 punti percentuali rispetto a quello medio europeo, e colloca il nostro Paese al 21° posto nella classifica dei 27 Paesi della Ue, ben lontano dal 47% fissato tra gli obiettivi del Consiglio europeo per il 2025. Dai dati dell'Istat relativi al 2022 emerge che il 31% dei giovani nella fascia tra 18 e 24 anni non partecipa ad alcun percorso di istruzione o formazione, contro il 20,2% della media europea.
Sole 24 Ore
Lavoro, il 6% delle aziende investe sulle diversità
Solo il 6% delle aziende in Italia sta sviluppando una cultura inclusiva. È quanto emerge dall'EY European DEI Index, un'analisi sul tema della diversità e inclusione realizzata da EY in collaborazione con FT Longitude, raccogliendo l'opinione di 900 manager e 900 dipendenti provenienti da 9 Paesi europei (Austria, Bruxelles, Italia, Olanda, Svizzera, Spagna, Portogallo, Francia, Germania). «L'Italia è ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei per le strategie di diversity - afferma Massimo Antonelli, ceo di EY Italia e ceo di EY Europe West -. Senza una vera trasformazione della cultura aziendale è impossibile ottenere davvero dei progressi concreti. Il 22% dei manager la identificano proprio come principale ostacolo al miglioramento»
Corriere della Sera
EDITORIALE
Se l'Italia batte la Germania sul fronte dell'export e della produttività - (di Marco Fortis)
In un decennio l'economia italiana ha ribaltato due miti: quello di essere meno competitiva rispetto alla Germania e quello di avere una crescita della produttività manifatturiera inferiore a quella tedesca. È stato merito di alcune riforme azzeccate (principalmente il Piano Industria 4.0) e di un modello produttivo, quello italiano, che, grazie ad una maggiore differenziazione di prodotti e di mercati e a una maggiore flessibilità delle imprese e delle filiere, alla lunga sta oggi prevalendo sul modello tedesco e di altri Paesi in termini di resilienza e dinamismo. La Germania, in particolare, è invece entrata in crisi con il triplo ko contemporaneo dell'auto come settore cardine in panne, dell'energia non più a basso prezzo dalla Russia e del rallentamento del mercato cinese come traino che i tedeschi ritenevano (erroneamente) inesauribile. Secondo gli ultimi dati dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), dal 2014 al 2023 l'export dell'Italia misurato in dollari correnti è quello cresciuto di più tra i Paesi del G7: +48%. Le nostre esportazioni sono aumentate quasi del doppio rispetto a quelle di Francia (+28%) e Germania (+27%) e di oltre il triplo rispetto a quelle di Giappone (+15%) e Regno Unito (+12%). Inoltre, hanno prevalso anche su quelle di due Paesi avvantaggiati dalla grande disponibilità di materie prime e dal loro recente rincaro come Canada (+38%) e Stati Uniti (+34%). Nel 2023 l'export italiano ha raggiunto i 677 miliardi di dollari, superando quello della Corea del Sud (632 miliardi) e ponendosi a soli 40 miliardi di dollari di distanza da quello di un gigante come il Giappone (717 miliardi). Il nostro export di merci è ormai il quinto al mondo (considerando che l'export dei Paesi Bassi, che apparentemente è superiore al nostro, in realtà è per circa la metà costituito da beni in mero transito). Se si escludono i mezzi di trasporto, settore in cui pure la nostra economia è molto forte (con yacht, navi da crociera, vetture sportive ed elicotteri), ma che è dominato dalla produzione di autovetture in cui siamo poco presenti mentre essa è appannaggio di un ristretto numero di Paesi, l'Italia è ormai addirittura il quarto esportatore mondiale di merci, davanti al Giappone, dietro soltanto a Cina, Stati Uniti e Germania.
Sole 24 Ore