Cinque aziende bellunesi prendono parte a "Foundation Open Factory" nuovo progetto per l'innovazione

Comunicati stampa

Berton: "innovare per rimanere sul mercato in piena epoca covid: spazio a nuove idee e giovani talenti del territorio".

Belluno 6 maggio 2021 - Sono cinque le aziende pilota bellunesi che, coordinate da Confindustria Belluno Dolomiti, parteciperanno alla prima fase dell’ambizioso progetto “Foundation Open Factory”, un percorso sperimentale di “Open Innovation” rivolto alle piccole e medie imprese del Triveneto e delle province di Mantova e Ancona.

L’obiettivo è duplice: da una parte promuovere la cultura dell’innovazione nelle pmi, identificando le loro esigenze, e dall’altra metterle in contatto con le migliori startup a livello nazionale in grado di offrire loro soluzioni, strumenti e competenze anche per creare nuovi prodotti da immettere nel mercato, anche con l’obiettivo di attrarre sul territorio talenti e nuove imprese innovative.

“Si tratta di una contaminazione positiva, vogliamo aumentare la competitività delle nostre aziende puntando su ricerca e innovazione, possibili solo se si riesce a fare network tra eccellenze”, afferma Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, partner del progetto avviato a inizio anno e sostenuto finanziariamente con 120 mila euro dalle Fondazioni bancarie Cariverona, Caritro e Cariparo accanto al Consorzio Elis, che con il suo programma OPEN ITALY si dedica al mondo dell’open e collaborative innovation.

Nella prima fase dell’iniziativa vengono organizzati webinar e momenti formativi utili a mappare i bisogni delle imprese, mentre in un secondo momento, attraverso una piattaforma dedicata, le start up presentano possibili soluzioni alle esigenze di innovazione emerse.
Con la terza fase, invece, si costituisce un team di facilitazione e supporto composto da esperti di settore, ricercatori, project manager per arrivare a sperimentazioni reali nelle aziende.

“Il progetto coinvolgerà nel team anche giovani talenti del territorio che avranno la possibilità di mettersi alla prova”, rimarca Berton. “Un modo concreto per accrescere l’attrattività della nostra provincia e per contrastare la fuga di cervelli e di manodopera specializzata, particolarmente grave nel Bellunese, dove il tema delle competenze tecniche e digitali resta prioritario per un corretto turn-over che faccia crescere le nostre aziende”.

Foundation Open Factory vede tra i partner – oltre a Confindustria Belluno Dolomiti – anche le associazioni degli Industriali di Trento, Galileo Visionary District, il Centro T2i, il polo tecnologico dell’Alto Adriatico, Smact Competence Center, Trentino Sviluppo, Unismart, Fondazione Vrt, Apindustria Verona, Area Science Park, Manageritalia Trentino Alto Adige, Federmanager Trento, Industrio, Adhoc, Università di Trento.

“Diffondere l’innovazione è innanzitutto un’operazione culturale, che mette in relazione mondo produttivo e mondo accademico e della Ricerca. L’Open Innovation di cui tanto si parla è proprio questo: un approccio “aperto”, dove ci sono confronto e dialogo nella convinzione che si cresce insieme. Oggi più che mai ogni barriera di comunicazione tra questi “mondi” va abbattuta”, rimarca Berton. “La crisi da Covid ci impone di accelerare su tutti i fronti per non perdere posizioni e rimanere sul mercato. Anche per questo, la nostra Associazione sta moltiplicando le iniziative da mettere in campo, allargando le sue collaborazioni in tutte le direttrici, partendo dai principali interlocutori della Macroregione Alpina”.