Confindustria Belluno Dolomiti: urgenti gli interventi per la viabilità interna in vista di Cortina 2021, da sempre favorevoli allo sbocco a nord e al prolungamento dell'A27

Comunicati stampa

Belluno, 26 aprile 2018 - «Da sempre Confindustria Belluno Dolomiti è attivamente e convintamente favorevole a quest’opera strategica per il futuro non solo della provincia, ma dell’intera regione. Come sempre hanno fatto, gli industriali si faranno carico di aprire un dialogo con il governo regionale e nazionale per capire se vi siano prospettive concrete in tal senso». È quanto affermano il presidente degli industriali bellunesi Luca Barbini e il delegato alle infrastrutture della stessa associazione Domenico Limana, dopo aver appreso di un ritorno di interesse a favore del prolungamento dell’A27 e della realizzazione dello sbocco a Nord. «Negli anni – spiegano Barbini e Limana – Confindustria Belluno Dolomiti si è sempre impegnata a sostegno di quest’opera che garantirebbe alla nostra provincia un collegamento diretto con il cuore dell’Europa, tanto da aver anche commissionato e realizzato, in passato, studi di fattibilità. In prospettiva, questo è e resterà dunque un obiettivo strategico».
«Più nell’immediato – proseguono Barbini e Limana – la nostra associazione è impegnata a favore del miglioramento e la messa in sicurezza della viabilità interna, anche e soprattutto in vista dei mondiali di sci alpino a Cortina d’Ampezzo nel 2021. La nostra provincia non può infatti permettersi una figuraccia internazionale, a causa di collegamenti inadeguati a un evento di questa importanza. Tanto più se c’è l’ambizione, da noi condivisa e sostenuta, di concorre ad ospitare anche le Olimpiadi Invernali del 2026. Dobbiamo concentrarci sugli interventi concretamente realizzabili, senza però dimenticare progetti a medio e lungo termine».
«Da sempre – concludono Barbini e Limana – il potenziamento infrastrutturale della nostra provincia è per Confindustria Belluno Dolomiti la vera grande priorità, sia in riferimento alle opere strategiche e di prospettiva come lo sbocco a Nord o lo sviluppo ferroviario, sia che si tratti di interventi migliorativi della viabilità interna o della banda larga. Per fare in modo che su questi temi così rilevanti vi sia un’unità di intenti delle categorie economiche e delle rappresentanze sindacali, abbiamo promosso un tavolo specifico che sta lavorando da mesi, in sinergia con le istituzioni locali e nazionali, con ottimi e incoraggianti risultati. Purtroppo, la competitività del nostro territorio è spesso frenata anche dai comitati del no a tutto: non solo alle strade, ma anche all’elettrodotto, agli impianti per la produzione di energia rinnovabile, ai collegamenti sciistici».