Boom di iscritti al corso per addetti agli impianti a fune proposto da Reviviscar in collaborazione con Anef

Comunicati stampa

Al via lunedì 24 settembre alle Scuole medie di Caprile


Belluno, 21 settembre 2018 - 40 iscritti, di cui 9 provenienti dal Friuli Venezia Giulia e 2 dal Trentino Alto Adige per il corso promosso da Reviviscar la società di servizi di Confindustria Belluno Dolomiti in collaborazione con Anef che prenderà il via lunedì 24 settembre e si concluderà il 9 ottobre nella sede della scuola Media di Caprile. Il corso è stato studiato per preparare gli addetti alla conduzione di impianti a fune in servizio pubblico che vogliono conseguire l’abilitazione a macchinisti e/o caposervizio di impianti di ammorsamento automatico e che vogliono affrontare l’esame di valutazione di idoneità tecnica, accertata dall’U.S.T.I.F. territorialmente competente.
Il programma del percorso formativo è intenso e prevede una parte teorica che riguarda materie come elettrotecnica e meccanica, applicate ovviamente agli impianti a fune, normativa nazionale e provinciale, antiinfotunistica, primo soccorso ed altro, e una pratica durante la quale si effettueranno misure elettriche e meccaniche; controllo, regolazione ed aggiustaggio di meccanismi, manovre di funzionamento delle varie parti dell’impianto; operazioni di salvataggio in linea. Gli allievi saranno impegnati per otto ore al giorno dal lunedì al venerdì.

Renzo Minella presidente di Anef Veneto afferma: «siamo soddisfatti dell’alta adesione all’iniziativa, parteciperanno, infatti, anche operatori provenienti da regioni vicine. Si tratta di un corso propedeutico per il conseguimento dell’abilitazione, che fornirà una preparazione puntuale e dettagliata per affrontare l’esame. Reviviscar, in un’ottica di reciproco scambio, ha proposto questo progetto formativo ascoltando le esigenze delle nostre imprese. E la partecipazione di un numero così elevato di addetti del settore, dimostra la validità e l’importanza del dialogo instaurato per realizzare una formazione ad hoc».