Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato Imprese Belluno ed Appia Cna Belluno sulla gestione degli appalti pubblici

Comunicati stampa

Belluno, 27 febbraio 2018 - «La gestione delle norme sui lavori pubblici è questione complessa e delicata: chi meglio di noi lo sa, ma proprio per questo, se c’è la volontà di tutelare le imprese locali, si deve valutare il problema prima di procedere con atti formali». È questa la posizione dei presidenti delle categorie edili di Confindustria Belluno Dolomiti, Antonio Olivotto, Confartigianato Imprese Belluno, Paolo Tramontin, ed Appia Cna Belluno, Franco Zannin dopo la proposta lanciata dalla maggioranza di Palazzo Rosso sui quotidiani locali di istituire un gruppo di lavoro per delineare, una volta per tutte, le linee guida per le prossime gare d'appalto aperto anche ad industriali e artigiani.
«La questione – aggiungono - è Politica con la “P” maiuscola, perché parliamo dell’attività di molte imprese e, di riflesso, degli effetti per le famiglie di operai ed imprenditori. Prima di ogni discorso e di ogni possibile tavolo la questione è però pratica. Va benissimo affidare a terzi la gestione delle gare, ma le regole per gestire le gare – che in burocratese si dice “determina a contrarre” - resta una prerogativa e responsabilità dell'ente pubblico a cui non può e non deve sottrarsi».
Olivotto, in particolare, sottolinea: «il codice appalti è pieno di principi, ma definire come vadano applicati è un’incombenza di cui deve farsi carico qualcuno. Certamente Industriali ed Artigiani parteciperanno ad ogni Tavolo che miri a tutelare il contesto locale, anche se non si può proprio dire che siano mancate in passato le occasioni per proporre linee di indirizzo o suggerire possibili alternative per evitare di penalizzare le imprese bellunesi».
Per Tramontin si tratta di «una questione di scelte che possono coniugare l’efficienza dovuta dalla pubblica amministrazione con il rispetto dei lavoratori e degli imprenditori che vivono e mantengono vivo questo territorio».
Infine, per Zannin, «è certamente positivo che i consiglieri vogliano partecipare alle commissioni giudicatrici, facendo certamente un ottimo lavoro, anche se tutto ciò incide poco in termini sostanziali».
«Alle imprese di Belluno – riprendono i tre presidenti - preme la sostanza: essere invitate a fare offerta, avere questa possibilità è essenziale, ed ad oggi è invece la sola certezza che manca. Dopo l’offerta, viste le regole in essere, - e dispiace dirlo - sarà poi comunque la sorte a decidere».