Provincia, Confindustria Belluno Dolomiti e Confartigianato Imprese Belluno: concentriamoci sui programmi per lo sviluppo del territorio

Comunicati stampa

Belluno, 30 agosto 2017 - Far emergere le eventuali diverse idee per il futuro della nostra provincia, anche attraverso una legittima dialettica. Individuare, auspicabilmente insieme ai rappresentanti del mondo economico bellunese, alcuni punti programmatici precisi, concreti e attuabili, a favore dello sviluppo del territorio, partendo da alcuni temi cruciali: innovazione, infrastrutture, cultura e formazione, turismo, Cortina 2021. Rinunciare a iniziative politiche temerarie e con obiettivi difficilmente raggiungibili, a favore di un percorso, serio e responsabile, finalizzato alla definizione di un nuovo sistema di governance, calibrato sulle specificità del territorio - come peraltro suggerito dalla tanto biasimata legge Delrio - magari istituzionalizzando quella collaborazione tra pubblico e privato che è prerogativa essenziale per la crescita economica della montagna bellunese.
Sono queste le richieste di Confindustria Belluno Dolomiti e di Confartigianato Imprese Belluno ai rappresentanti istituzionali e, in particolare, ai sindaci che, in questi giorni, si stanno confrontando, spesso con toni polemici, sul rinnovo della Presidenza della Provincia, dopo l’esperienza di Daniela Larese Filon, conclusasi con le elezioni amministrative del giugno scorso. «In questo momento complicato ma anche con grandi opportunità – affermano i presidenti delle due associazioni, Luca Barbini e Claudia Scarzanella – è necessario individuare alcune linee strategiche senza le quali si pregiudicherebbe ulteriormente l’efficacia dell’Ente Provincia, già seriamente messa in difficoltà dai continui e ingiusti tagli lineari ai trasferimenti da parte dello Stato, attuati nonostante un residuo fiscale per la nostra provincia di oltre ottocento milioni di euro all’anno. In questi giorni, abbiamo preso atto di numerose dichiarazioni sulle candidature, ma nulla è stato detto sui progetti per il futuro questo territorio. Quali politiche si intendono attuare per affrontare i problemi dello spopolamento, dell’invecchiamento, della competitività e dell’attrattività del nostro territorio? Ricordiamo che, per l’elezione di Daniela Larese Filon, le categorie economiche erano state coinvolte per l’elaborazione di un programma, in seguito mai attuato. È perciò fondamentale spostare il confronto dai nomi e da velleitarie battaglie politiche ai contenuti, vale a dire sulle cose da fare insieme a vantaggio esclusivo dei bellunesi, dei cittadini e delle aziende che qui operano generando occupazione e benessere. Anche perché sui progetti a favore dello sviluppo è più semplice trovare consenso e unità di intenti».
«Proprio per questo – aggiungono i presidenti di Confindustria Belluno Dolomiti e Confartigianato Imprese Belluno – ciò che serve è un approccio più pragmatico che consenta di definire un nuovo sistema di governance, calibrato sulle specificità della realtà bellunese. Del resto, sarebbe paradossale, e umiliante, che un territorio che pretende di essere autonomo rinunci a definire spontaneamente, partendo dal basso, una nuova geografia amministrativa e istituzionale, innovativa e propedeutica alla competitività economica della provincia e delle imprese che qui operano».