Imprenditori bellunesi a lezione da Adriano Olivetti

Comunicati stampa

Venerdì 10 alle 17, a Palazzo Doglioni Dalmas, Confindustria Belluno Dolomiti propone un confronto sull’attualità dell’imprenditore di Ivrea. Ospite d’eccezione: Enrico Loccioni, titolare dell’omonimo gruppo marchigiano e caso di successo a livello internazionale



Belluno, 8 giugno 2016 - Apprendere e rilanciare la lezione di Adriano Olivetti per dare competitività al territorio bellunese e alle aziende che qui operano, spesso con una forte vocazione internazionale. E’ questo l’obiettivo dell’evento in programma venerdì 10 giugno alle 17 , a Palazzo Doglioni Dalmas, sede di Confindustria Belluno Dolomiti, al quale parteciperanno il segretario generale della Fondazione Adriano Olivetti, Beniamino de Liguori, e l’imprenditore marchigiano Enrico Loccioni, che proprio ispirandosi al pensiero olivettiano è riuscito a creare un’azienda leader a livello mondiale nello sviluppo di sistemi di misura e nell'automazione per il controllo qualità e sostenibilità, inserita per otto volte tra i Best Workplaces in Italia per l'eccellenza dell'ambiente di lavoro. «Ho capito come un sogno imprenditoriale sia una forza propulsiva per migliorare la qualità della vita delle persone, delle famiglie, della comunità – sostiene Enrico Loccioni - come il profitto sia un dovere, perché se non crei ricchezza non la puoi distribuire». Per questo imprenditore illuminato, la cultura d’impresa è infatti sinonimo di trasparenza, responsabilità, innovazione, tutela dell’ambiente: l’azienda deve uscire dai propri confini e immergersi nel tessuto sociale in cui opera, avere una visione d’insieme più ampia e lungimirante, ascoltare i vari interlocutori e costruire una rete solida di collaborazioni e sinergie con gli altri attori economici, le istituzioni pubbliche e private. Solo così si può seminare cultura e forse è proprio questa la chiave per dare nuova linfa al mercato del lavoro.

E’ dunque evidente il richiamo a Olivetti, per il quale «la fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti» ma «deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia». Un’attenzione verso i lavoratori e il territorio che è anche un vero e proprio fattore di competitività. Come spiega il presidente degli industriali bellunesi, Luca Barbini, «esiste ormai una forte convergenza di pensiero sul fatto che saranno i territori, e non le singole aziende, a giocare in prima persona la sfida della competitività».