Confindustria Belluno Dolomiti, il Presidente Luca Barbini: peccato per il no al prolungamento autostradale, adesso avanti tutta con il rilancio della ferrovia

Comunicati stampa

Belluno, 17 giugno 2017 - Luca Barbini, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti sulla bocciatura dell’emendamento proposto dall’europarlamentare Remo Sernagiotto per il prolungamento dell’autostrada A27, commenta: «Lo sbocco a nord è funzionale e necessario per l’intero sistema economico provinciale e la nostra Associazione lo ripete da anni. Siamo sicuramente rammaricati dallo stop imposto da Bruxelles, anche se non sorpresi. Dobbiamo essere realisti e pragmatici e orientare le nostre richieste in modo deciso verso obiettivi raggiungibili e prioritari, soprattutto in un momento caratterizzato da un’evidente carenza di risorse pubbliche. Ciò significa, innanzitutto, intervenire per mettere in sicurezza il territorio, onde evitare il continuo ripetersi di eventi calamitosi come la frana di Acquabona, che oltre ai disagi e ai contraccolpi economici per le nostre aziende provocano un notevole danno di immagine. Ci sono poi alcuni punti critici per la viabilità provinciale che gli investimenti annunciati dall’Anas, in occasione dall’assegnazione dei mondiali di sci alpino a Cortina d’Ampezzo, dovrebbero in parte risolvere. Infine ci sono il collegamento ferroviario Venezia – Monaco attraverso Cortina e la Val Pusteria e il completamento della linea tra Feltre e la Valsugana che rappresentano un progetto strategico e condiviso dal territorio e dalle istituzioni a tutti i livelli. Anche se negli ultimi tempi l’attenzione su quest’ultimo tema è un po’ scesa, la nostra associazione, in sinergia con le amministrazioni locali, sta proseguendo con un importante lavoro di analisi e di studio, premessa essenziale per qualsiasi progetto futuro. La bocciatura del prolungamento autostradale da parte dell’Unione europea è dunque una notizia negativa per la nostra provincia, ma è anche ulteriore stimolo per spingere, in modo compatto e deciso, verso la realizzazione del progetto della ferrovia, sul quale non ci sono e non ci potranno essere resistenze e opposizioni».