Mondiali Cortina 2021: dobbiamo lavorare con il contributo di tutti

Comunicati stampa

Belluno, 1 settembre 2017 - «L’impatto dei prossimi mondiali di sci 2021 sulla nostra provincia sarà straordinario come eccezionali sono gli investimenti che da più parti sono stati riservati ad una montagna per troppo tempo dimenticata. Si parla di “Cortina 2021” ma sarebbe più corretto parlare di “Provincia di Belluno 2021”. Sicuramente tutti hanno diritto di esprimere la propria opinione senza, però, avanzare minacce o imposizioni». Questa è la posizione del Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Luca Barbini, dopo le polemiche sui possibili ricorsi annunciati dalle Regole sul progetto Anas della variante di Tai di Cadore.
«Confindustria Belluno Dolomiti non si permette di dire cosa fare o come farlo, quello che continuiamo a sottolineare – continua il Presidente Barbini - è che dobbiamo “fare”, nel migliore dei modi, nel rispetto dei diritti di tutti, ma senza diventarne ostaggio. Il progetto delle varianti Anas tra Longarone e Cortina di cui si discute in questi giorni è un’opportunità su cui tecnici, politici e cittadinanza devono potersi confrontare per raggiungere decisioni il più possibile condivise, tenendo presente che le risorse ed i tempi sono limitati e non possiamo permetterci di perdere tempo e di rischiare di sprecare questa imperdibile occasione».
Il messaggio è tanto chiaro quanto semplice: «Il tessuto produttivo di questa provincia, al pari dei cittadini e delle istituzioni, ha bisogno di “Cortina 2021” per creare nuove opportunità, per affrontare una nuova visione di sviluppo della montagna a cui anche le Regole e soprattutto le Regole, anche per la loro storia centenaria, devono contribuire in modo positivo e propositivo. Ricordando che la storia e la giurisprudenza circoscrivono il ruolo delle Regole alla gestione del patrimonio silvo-pastorale, voglio auspicare che un utile dialogo e confronto non devono portare ad esercitare potere di veto, ad alimentare polemiche e posizioni pretestuose e, soprattutto, a pregiudicare la realizzazione di opere strategiche per lo sviluppo della montagna» conclude il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.