Distretto dell'occhiale, incontro tra imprenditori e l'assessore regionale Marialuisa Coppola sulla nuova legge

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Belluno, 26 maggio 2015 - E’ iniziato con un primo confronto tra l’assessore regionale alle attività economiche Marialuisa Coppola e il mondo dell’occhialeria bellunese il percorso di attuazione della legge regionale del 30 maggio 2014, n. 13, che disciplina i distretti industriali, le reti innovative e le aggregazioni di imprese. Su iniziativa di Confindustria Belluno Dolomiti, si è svolto nei giorni scorsi, a palazzo Doglioni Dalmas, un incontro tra l’esponente della giunta veneta e gli imprenditori bellunesi del settore, tra i quali il presidente di Anfao Cirillo Marcolin e il presidente di Sipao Lorraine Berton.

«La riduzione del numero dei distretti industriali veneti da oltre quaranta a diciassette – afferma Cirillo Marcolin, presidente di Anfao – rappresenta una positiva novità rispetto al recente passato, perché li riqualifica secondo criteri legati alla storicità, alla localizzazione di un numero elevato di imprese industriali e artigianali operanti nella medesima filiera produttiva e alle capacità, anche potenziali, di essere competitivi sui mercati nazionale e internazionali. Dall’incontro con l’assessore Marialuisa Coppola è emersa l’opportunità di creare, in un rapporto di collaborazione con la giunta regionale, le condizioni per la definizione di nuove e più efficaci politiche a favore delle imprese, in una logica di distretto che vede insieme le aziende leader del settore e le Pmi».

«Con l’approvazione della nuova legge regionale sui distretti e della successiva delibera che ne riduce a diciassette il numero – afferma Lorraine Berton, che è anche delegata all’internazionalizzazione della giunta esecutiva di Confindustria Belluno Dolomiti - si è aperta una fase importante. Innanzitutto perché la riduzione del numero dei distretti industriali veneti è un passaggio strategico che permetterà di concentrare le risorse in quelle aree produttive che rappresentano effettivamente un patrimonio per il territorio, perché garantiscono ancora occupazione e benessere diffuso. In secondo luogo, perché si rende necessario un dialogo con la Regione Veneto per la definizione di politiche calibrate sulle esigenze delle imprese, con la possibilità di giungere alla stipula di un accordo di programma tra il nostro distretto e la stessa giunta regionale, al fine di regolare i rapporti e le iniziative in modo puntuale e compiuto».