La presentazione del libro di Vittorio Emanuele Parsi "Titanic. Il naufragio dell'ordine liberale" per "Obiettivo Industria" su Telebelluno

Obiettivo Industria

La puntata di "Obiettivo Industria" in programma su Telebelluno lunedì 4 febbraio alle ore 20.50 con replica alle ore 23.30 presenterà un'intervista a Vittorio Emanuele Parsi autore del libro "Titanic. Il naufragio dell'ordine liberale". Un'ulteriore replica andrà in onda anche sabato 9 febbraio alle ore 20.50.

Quali sono gli scenari geopolitici del 2019 e come impatteranno sul commercio internazionale e quindi sulle esportazioni delle aziende italiane? Vittorio Emanuele Parsi, ospite di Confindustria Belluno Dolomiti al Centro per la storia e la cultura di Impresa, ha risposto a questo interrogativo, partendo dal suo ultimo libro "Titanic. Il naufragio dell'ordine liberale", una riflessione su un tema di grande attualità e di significativo interesse anche per il mondo economico e delle imprese: a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, l’Ordine Internazionale Liberale è stato progressivamente sostituito dall’Ordine Globale Neoliberale e il vascello sul quale l’Occidente si era imbarcato, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, è stato portato fuori rotta. Su questo percorso, diverso e molto più pericoloso, si staglia, minaccioso, un iceberg, le cui quattro facce sono tutte in grado di affondare il nostro Titanic.

Con questa metafora Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano, offre al lettore l’immagine di un Occidente destinato ad un inesorabile declino, orfano di quel tacito patto sociale che dal secondo dopoguerra aveva garantito uno sviluppo parallelo di democrazia e mercato, di uguaglianza e libertà. Secondo Parsi sono quattro le facce dell’Iceberg in grado di affondare il Titanic dell’Occidente: la crisi della leadership americana e il contestuale emergere delle potenze di stampo illiberale come Cina e Russia, la polverizzazione della minaccia legata al terrorismo jihadista, la deriva revisionista di Donald Trump e la crisi delle democrazie, schiacciate tra populismo e tecnocrazia.