Vincoli Comelico – Berton (Confindustria Belluno Dolomiti): «azione irresponsabile contro un territorio che chiede un futuro: il governo cambi idea. il ministro D'Incà si faccia sentire»

Comunicati stampa

Confindustria Belluno Dolomiti pronta a sostenere gli enti locali in azioni concrete ed eventuali ricorsi. «Non finisce qui»

Belluno, 7 dicembre 2019 – «La firma dei vincoli su Auronzo e Comelico da parte del Ministero è un atto aberrante, che denota una totale incapacità di ascolto dei territori e delle loro esigenze. Così facendo, il Governo si assume la responsabilità della morte di un intero comprensorio. Ci ripensi. Non si può lasciare il Comelico in balìa dei burocrati, condizionati dai soliti stereotipi sulla montagna, quelli di chi la vorrebbe trasformare in una riserva indiana. Solo che gli indiani siamo noi che in montagna vogliamo vivere e lavorare».
A dirlo è la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton, all'annuncio della firma dei vincoli sui territori del Comelico e di Auronzo di Cadore da parte del MIBAC.
«A volte basta un gesto per spezzare quel legame di fiducia che c'è – o ci dovrebbe essere – tra Istituzioni e cittadini».
«Il Comelico, attraverso i suoi cittadini, tutti gli enti e le categorie, ha detto chiaramente da che parte sta. Lo ha fatto in più occasioni e dando sempre prova di responsabilità e senso del futuro, di ricerca di una prospettiva di crescita sostenibile».
«Questa firma è un atto grave, irricevibile. Inutile parlare di futuro per le terre alte se questa è la miopia di chi ci governa. Sono arrabbiata, anzi tutti dobbiamo arrabbiarci e indignarci».
«Il Comelico di chi resta, di chi lavora, di chi ha difeso l'Italia, il Comelico di Cima Vallona, il Comelico che produce, non starà a guardare. Per noi non è finita qui, continueremo a lavorare sui tavoli istituzionali. Se utile e necessario, sosterremo le azioni e gli eventuali ricorsi degli enti locali con cui – su questo tema – siamo assolutamente allineati».
In ultima battuta, la Presidente si appella al ministro bellunese Federico D'Incà: «So che si è sempre speso per il Comelico - glielo riconosco - e spero non resti a guardare. Alle ragioni dell'Esecutivo e della maggioranza, deve anteporre quelle del territorio. Attendiamo ancora i fatti», conclude Berton.