Nuovo Ceo per Milano-Cortina 2026 – Berton (Confindustria Belluno Dolomiti e Tavolo Tecnico Sport E Grandi Eventi): «Novari è il nome giusto. Saprà guidare la Fondazione come un’impresa dandosi obiettivi chiari e coinvolgendo i territori. Il lavoro da fare è tanto»

Comunicati stampa

Belluno, 8 novembre 2019 – «Sono convinta che Vincenzo Novari riuscirà a guidare la Fondazione come un’impresa, dandosi obiettivi precisi, chiari e misurabili, e coinvolgendo il le imprese e i territori, veri motori di sviluppo. Da parte nostra c’è la massima disponibilità a collaborare nell’interesse comune: far sì che i Giochi Olimpici siano un volano per la crescita economica e sociale per le nostre comunità e per il sistema-paese nel suo insieme».
A dirlo – all’indomani della nomina del nuovo Ceo della Fondazione per i Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 - è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e coordinatrice del Tavolo tecnico nazionale “Sport e Grandi Eventi”, promosso dall’Associazione nazionale su impulso dello presidente Vincenzo Boccia.
«Novari è il nome giusto, ha maturato una grande esperienza. Le premesse per fare un buon lavoro – all’insegna della massima operatività – ci sono tutte. Proprio di operatività c’è un gran bisogno: sette anni passano in fretta e il lavoro da fare è tanto, dall’urgenza di nuove infrastrutture, fisiche e digitali, a una promozione integrata efficace».
Per Berton «fondamentale sarà dare voce alle imprese e ai territori al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile ed effettivo in grado di rafforzare lo stesso Made in Italy».
«Coinvolgere le imprese significa coinvolgere la forza motrice e più autentica delle comunità», sottolinea Berton. «Anche per questo, do la mia massima disponibilità al confronto nella duplice veste di presidente di Confindustria Belluno Dolomiti – tra le province più interessate dall’evento olimpico – e di coordinatrice del Tavolo nazionale. Anzi, spero di incontrare presto il nuovo Ceo e avere un confronto franco su quelle che sono le nostre priorità».
«A Novari il mio augurio di un buon lavoro», la conclusione di Berton.