Stagione sciistica al via - Anef e Cnsas lanciano appello per la sicurezza agli scialpinisti: "rischioso praticare sulle piste, mezzi in azione"

Comunicati stampa

Belluno, 30 novembre 2019 - È un vero e proprio appello congiunto per la sicurezza in pista quello che arriva da Anef, l’associazione degli impiantisti, e dal Cnsas, il Soccorso Alpino e Speleologico. Con l’apertura delle piste, in buona parte della montagna bellunese e veneta, l’appello è rivolto soprattutto a chi pratica scialpinismo: “Evitate le piste anche di notte, i mezzi sono in azione e il pericolo reale”.
“Ci arrivano sempre più segnalazioni relative a scialpinisti che invadono le piste da sci senza adottare nessuna misura di precauzione”, afferma Renzo Minella, presidente di Anef Veneto, associazione che ha sede in Confindustria a Belluno. “E’ una situazione di pericolo estremo, soprattutto in questi giorni in cui i lavori per la sistemazione dei tracciati procedono con velocità vista l’apertura della stagione. I gatti delle nevi sono in azione e spesso utilizzano verricelli di acciaio poco visibili. Di notte, poi, il problema si amplifica”.
Minella ricorda che la legge regionale 21 del 2008 non consente agli scialpinisti di entrare nei tracciati battuti. “C’è una legge e va rispettata”, afferma Minella, “gli stessi operatori sono pronti a far segnalare episodi di trasgressione alle autorità competenti”.
“È una questione preminente di sicurezza ma anche di civiltà: le piste battute vengono rovinate da chi pratica scialpinismo magari nottetempo costringendo gli operatori a lavori straordinari”, prosegue Minella.
Dal canto suo Alex Barattin, delegato della 2^ Zona Dolomiti Bellunesi, auspica la regolamentazione del fenomeno del scialpinismo – anche con la realizzazione di percorsi separati e/o regolamentazioni sugli orari o serate dedicate, come già avviene in alcune aree sciistiche dell’area Bellunese e dell’area Friulana, - e invita i numerosi appassionati della disciplina a prestare la massima attenzione in tutte le situazioni.
“Chi pratica scialpinismo deve sempre avere con sé il Kit di sicurezza composto da Arva, pala e sonda, anche quando intende muoversi vicino a bordo delle piste, appena fuori dal tracciato”, afferma Barattin.
Anzi, proprio lo scialpinismo nelle vicinanze delle piste può portare con sé ulteriori pericoli sul fronte delle valanghe, che inevitabilmente metterebbero a rischio la vita dello sci alpinista e dei suoi compagni e non ultimo potrebbe travolgere i fruitori delle piste con conseguenze davvero drammatiche.
Anche per questo, l’invito del Soccorso Alpino è quello di valutare sempre le condizioni dei pendii, consultare i bollettini neve e valanghe e meteo, inoltre eseguire prove di simulazione sull’uso della strumentazione, ove necessario facendosi aiutare da amici più esperti o chiedendo alle sezioni locali del Club Alpini Italiano, delle Guide Alpine e del Soccorso Alpino.
"Non basta avere con sé il kit di sicurezza, serve saperlo utilizzare correttamente e tenerlo sempre efficiente. Per questo diventa indispensabile fare i simulati, inoltre ricordiamoci tutti, che la neve non sa che siamo esperti ”, l’invito di Barattin.